Per quanto tempo è per sempre?
“Per quanto tempo è per sempre?”
Presso il Parco di Sant’Osvaldo (ex Ospedale Psichiatrico) via Pozzuolo, 330 – 33100 UDINE Padiglione 9 (donne agitate).
Dal 8 al 29 settembre aperto venerdì-sabato-domenica dalle 17 alle 23.
Il parco di Sant’Osvaldo ospiterà, in settembre 2019, una mostra curata da OPIFICIO330, dove l’arte farà irruzione nel padiglione 9, nelle ex cucine e nelle aree verdi circostanti, intrecciando e declinando, i temi “Bellezza, Ecologia, Memoria”. I soci di OPIFICIO330 collaborano da anni ad alcune manifestazioni artistiche che hanno luogo al Parco di Sant’Osvaldo, coinvolti nel sostegno di una causa ambiziosa che è quella di creare le fondamenta per trasformare il parco in “cittadella della cultura e dell’arte”, dove convivano con essa le strutture sociali oggi già presenti.
A tutti i soci è rimasto particolarmente nel cuore il padiglione 9 per il suo vissuto, per l’atmosfera che ancora oggi si vive percorrendo i corridoi, entrando nelle celle, per la sua sconvolgente e triste bellezza fatta di luci ed ombre, di piastrelle fiorite, di grandi finestre, di muri scrostati, di porte chiuse ed aperte. L’evento proposto è nato da un desiderio viscerale: contribuire al riscatto di questo luogo portando dentro sensibilità, bellezza, gioia, meraviglia. Questo in omaggio a loro, le donne che lì dentro ci hanno passato la maggior parte della loro vita, che hanno camminato su quei pavimenti, pianto e gridato, dolorosamente vissuto, disperatamente atteso che qualcuno le riportasse alla dignità, che hanno immaginato di poter uscire, camminare sui prati, abbracciare, baciare, annusare i profumi del bosco in piena libertà.
A loro vogliamo dedicare la mostra, trasformando l’interno del padiglione 9 in un giardino incantato fatto di opere e installazioni ispirate alla flora ed alla fauna, opere grandi e fantastiche, leggere, belle, colorate, spiritose, che lascino a bocca aperta grandi e piccoli. Una sorta di giardino onirico ispirato ad Alice nel paese delle meraviglie. Ecco che, simbolicamente, il giardino all’interno crea un abbattimento delle mura, il dentro diventa fuori, libero ed ossigenato, slegato dal passato, pronto per il riscatto. Ma la mostra, attraverso le sue opere, vuole anche sollecitare la riflessione sui legami che uniscono gli uomini all’ambiente naturale, legami che sono fortemente compromessi, alcuni completamente distrutti. Comprendere quanto la natura sia in pericolo e, di conseguenza quanto lo sia la specie umana, sarà un tema trattato attraverso conferenze e performances. La questione della relatività del tempo, che Alice nel paese delle meraviglie pone come una delle tematiche fondamentali, farà da trait-d-union tra il giardino onirico dove il tempo non ha importanza quando si contempla la bellezza, e le problematiche ambientali, dove il tempo ha un’importanza capitale per salvaguardare la terra e i suoi abitanti.
Saranno presentate opere di Eco Art (opere ecologicamente responsabili), LandArt (opere realizzate con i materiali naturali trovati sul luogo) Site-specific (sculture e altre opere legate all’ambiente) Site-specific Performance Art (Performance legata al contesto ambientale documentata con video o fotografie), Recycled Art (opere realizzate con materiali riciclati), Pittura, Opere fantastiche ispirate ad Alice nel paese delle meraviglie, oltre alle conferenze e performances.