Nov 15 2018

Arte Padova – Segno e Materia

“La percezione è forte e la vista debole. Nella strategia è importante vedere le cose distanti come se fossero vicine e prendere una visione distante delle cose vicine.“  Miyamoto Musashi (1585 – 1645)

Arte Padova | Padiglione 1 – stand 5

Segno e Materia

Due azioni artistiche “primarie”:
il segnare la tela mediante gesti improvvisi, apparentemente violenti ma studiati, per fornire alla tela la rappresentazione di una realtà sovraccarica di informazioni che può essere esperita solo superando i diversi livelli di lettura;
il rappresentare la natura mediante sottrazione grafica e integrazione di materia, quasi graficamente portando lo spettatore a dover aggiungere la propria esperienza personale.
Entrambi gli autori esposti chiedono non una visione passiva ma uno sforzo, per certi versi opposto, aggiungere elementi non detti o filtrare la propria percezione attraverso molti piani, in entrambi i casi per ottenere lo stesso risultato, mostrare una realtà personale ma condivisa con lo  spettatore che porta in qualche modo parte del proprio mondo all’interno del loro.

Annalisa Di Meo (Brescia, 1977)
Trame delicate e nodose di pagine fogliari, sembrano nelle opere di Di Meo più fragili di una foglia secca. Mancanti di alcuni lembi e porzioni; sono state realizzate così, compiute proprio nella loro incompiutezza, e per quanto ovvia questa prima considerazione chiede attenzione, una finezza ed una certa maturità di sguardo. L’artista ci fa completare l’opera con l’immaginazione, ci fa indovinare l’intero della foglia attraverso le sue parti.
L’artista creando sottrae, e lo spettatore guardando aggiunge, indovina completa.
Un mondo di colore si presenta, invece, quando l’artista si apre al mondo delle farfalle: con un’operazione di scomposizione dei diversi elementi che le compongono Di Meo pone su piani sfalsati venulazioni fatte di spago tinto, colori acrilici e carta dipinta, secondo il principio del dividere l’intero in tante parti quante ne servono perché sia affrontabile, comprensibile, osservabile in tutta la sua evidenza.
In tutti i suoi lavori le forme della natura vengono recuperate in chiave metaforica, per suggerire la poesia insita nelle cose apparentemente più semplici e ordinarie.
L’artista presenta una selezione di opere delle serie “Di spago | foglie”, “Butterfly in the box” e “Tracce”.

Ilda75 (Davide Manzoni, Milano 1975)
Le tele lasciano trasparire una posizione artistica profondamente influenzata dallo spirito eclettico e curioso dell’artista, dove il viavai di informazioni si traducono in segni, colori, simboli, il tutto legato e a volte schiacciato da un lettering invadente.
L’intento di Ilda75 appare quello di rendere ogni informazione che lo colpisce un’opera d’arte. Paradossale l’idea di una tela in cui la regina è la ricetta del risotto alla milanese. Lo spettatore rimane catturato dalla sua volontà di mischiare quadri e ricette!
Negli ultimi lavori l’artista sembra uscire dal suo stato di soffocamento da colori e informazioni, guardando al minimalismo e all’essenzialità cromatica come alla soluzione di ogni suo problema. Le informazioni vengono rielaborate e cosa ancora più importante sintetizzate. La sottrazione pertanto è l’elemento fondamentale e di ricerca di questo ultimo periodo.
L’artista in questa fiera presenta il suo percorso artistico attraverso una selezione di opere di entrambe le fasi creative.

FIERA DI PADOVA

16 – 19 Novembre 2018
da venerdì a domenica 10 – 20 | lunedì 10 – 13
Via Niccolò Tommaseo, 59 – 35131 Padova (PD)

Inaugurazione su invito giovedì 15 Novembre 2018 alle ore 18.